Quantcast
Channel: intelligonews » pensioni
Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Ecco le visioni del visionario Gutgeld testa d’uovo economica di Renzi…

$
0
0
ebreo renzidi Luca Lippi

Più uguali più ricchi! E’ il libro scritto da Yoram Gutgeld, matematico filosofo italo-israeliano consigliere economico (?) di Matteo Renzi. Colui il quale ha scritto il programma economico dell’attuale Primo Ministro e col quale, suo malgrado, sia entrato in contrasto nel periodo a cavallo fra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 non per il programma ma per la “visibilità”.

Il buon Matteo non ama chi gli ruba la scena mediatica, è il suo unico punto di forza giàcchè non ha competenza in campo economico, giàcchè pensa di governare uno Stato come fosse un’amministrazione comunale, giàcchè non ha una maggioranza sua in Parlamento per governare serenamente, giacché la sinistra ha vinto le ultime elezioni con Bersani ed è un’ovvia maggioranza bersaniana a presiedere il parlamento, maggioranza che non trova punti di convergenza con Matteo Renzi e l’esercito delle “renzine”.

Se poi carichiamo anche gli strali di Rosy Bindi che oltre l’odio politico aggiunge la secolare campanilistica contrapposizione medievale fra toscani, ecco che Matteo Renzi appare come “un bambino mai nato”.

Gutgeld sottolinea continuamente le parole “fare, cambiare” scrivendo ossessivamente la frase “mettere in discussione”. Apri il libro e leggi come un’istantanea “eguaglianza, equità e liberismo”, per poi urtare nella lettura che segue con l’ipotesi di revisione delle pensioni dove l’equità fra vecchi pensionati e nuovi è l’antitesi del programma stesso!

Il libro si legge come un fumetto di “Topolino”, scorre, è colorato, è anche divertente in diversi passaggi (per chi si occupa professionalmente di Scienza Economica) e quindi è una lettura piacevole; poi però, un imprenditore serio e responsabile chiudendo il libro direbbe: “Tutto bello, tutto interessante, tutto molto condivisibile ma a bottega chi ce stà?”, tradotto vuol dire che si ha la percezione concreta di una persona le cui mani non hanno ben conosciuto “l’onta del lavoro”.

Ecco il punto vero; ci sono proposte centrate e a tratti anche semplici, talmente semplici che la percezione del lettore è quella di rimanere incredulo ed affermare: “Perché non si è potuto fare prima?”

Tutte le proposte passano superficialmente sopra un secolo di Storia Politica, e in questa revisione (comunque complicata perché non è possibile girare pagina, ci vogliono decenni) si può far felici alcuni a danno di altri, e quindi cambia l’assetto ma mai la sostanza, e in ogni caso non si potrà avere “l’equità” strombazzata superficialmente.

L’abbattimento del costo del lavoro attraverso riduzioni del cuneo fiscale e contributivo per Gutgeld è niente. Gutgeld risolve con una svendita totale della “cosa pubblica” con lo scopo di ridurre le tasse, 15/20 miliardi sporchi, maledetti e subito. Ammesso e non concesso che questo sia fattibile, ma poi per l’anno successivo?

Gutgeld ignora che l’Europa impone di dismettere per ridurre il debito anzi, ne è consapevole ma ci dice che “tutto è negoziabile”. A parte che la Troika non è proprio dello stesso avviso, ma secondo quest’affermazione allora è buono tutto!

A Gutgeld tutto questo non interessa, secondo l’autore dare 100 euro in più ai pensionati per poi toglierglieli a seguito di “ricalcoli” improbabili sono solo un dettaglio. Sentivamo la mancanza di un genio nel panorama economico italiano già devastato?

Poi c’è la questione dell’articolo 18, ma questo sarà argomento della seconda puntata. Domani


Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Latest Images

Trending Articles





Latest Images